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Architettura, grafica, design, 3dblog

Effetto Orton

Riguardando i miei render dopo un po di tempo, mi sono accorto che a volte manca loro qualcosa: spesso sono un po “piatti”.
A questo si può ovviare con semplici accorgimenti a seconda del caso, o meglio dell’inquadratura scelta.

1 – Utilizzare l’effetto Orton.

2 – Utilizzare all’interno dl nostro software di renderizzazione la  PROFONDITA’ DI CAMPO (DOF)

Vediamo il primo metodo:
L’effetto Orton è una tecnica fotografica che aggiunge profondità alla fotografia, rendendola più viva.  La tecnica ha preso il nome del fotografo che per primo la utilizzò: Michael Orton.

La tecnica veniva realizzata con camera e cavalletto sovrapponendo due negativi della stessa vista  la prima, a fuoco e sovraesposta di due stop, la seconda, sfuocata e sovraesposta di uno stop.

Vediamo come è possibile riprodurre digitalmente lo stesso effetto.

Questa tecnica è piuttosto semplice:

  1. Si apre l’immagine
  2. Si duplica il layer di background. Questo nuovo layer lo chiameremo “sfocata
  3. Nel menu filtri scegliamo Blur -> Gaussian Blur (Sfocatura ->Controllo sfocatura). A seconda della risoluzione dell’immagine che stiamo ritoccando, si dovrà applicare un valore di blur differente. Come falsariga tenete presente che dovete applicare uno sfocato tale che siano ancora riconoscibili le forme ma non i dettagli. Un valore intorno ai 16-20 è di solito ottimale.
  4. Impostiamo l’opacità a 40%
  5. Selezionate il layer background
  6. Nel menu filtri scegliamo Sharpen -> Sharpen Edges (Contrasta ->Contrasta migliore).
  7. il gioco è fatto

videotutorial

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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